La mia giardiniera sott’aceto

giardiniera“Ancora barattoli?!?!? Ma non ne hai già abbastanza?” Quante volte avrò sentito questa frase da mio marito quando svuota la lavastoviglie? Infinite… ormai non le conto più. Durante tutto l’anno lavo qualsiasi tipo di barattolo e poi li conservo in un armadio fino a tarda estate quando li riempio per creare i miei vasetti di giardiniera (e non solo ma in questo post mi limito alla giardiniera).

Quando ero piccola e passavo parte dell’estate da mia nonna in campagna, mi ricordo ancora  il sapore acre di aceto quando preparava le conserve. Sono quei “profumi” che non dimentichi… Un tempo la facevamo per non buttare le quintalate di verdure dell’orto. Adesso la verdura la compro ma fare la giardiniera mi piace ora quanto mi piaceva allora. Il fascino dei vasetti di giardiniera stipati in dispensa mi ricorda il passato, i colori mi ricordano le mie estati da bambina.

Se penso di regalare i vasetti a qualcuno li compro carini e decoro poi i tappi con pezzi di stoffa e nastrini. I vasetti però che vengono consumati in casa sono quelli recuperati durante l’inverno. Non ricordo aver mai visto mia nonna comprare barattoli, né per conserve né per marmellate, un tempo si recuperava tutto. Perché non si può fare ancora? Basta controllare che il tappo sia in buone condizioni (e riutilizarlo una volta sola).

 Ingredienti ( per 6 barattoli da 500 gr)

  • 1 cavolfiore
  • 2 peperoni gialli
  • 2 peperoni rossi
  • 500 gr di cipolline borretane
  • 10 carote
  • 500 gr di fagiolini
  • 2 L di aceto bianco
  • 1 L di vino
  • 600 cl di acqua
  • 4 cucchiai di sale grosso
  • 4 cucchiai di zucchero
  • 6 chiodi di garofano
  • 4 foglie di alloro (+ qualcuna da mettere direttamente nei vasi)
  • 1 cucchiaino di pepe nero (+ qualche grano da mettere direttamente nei vasi)

Procedimento

Lavare bene i barattoli (io li metto tranquillamente in lavastoviglie). Farli asciugare bene (ci vorrà circa una notte).

In una capace pentola versare il vino, l’aceto e l’acqua. Aggiungere il sale, lo zucchero, i chiodi di garofano, l’alloro e il pepe. Portare a bollore.

Lavare le verdure e prepararle nel seguente modo: eliminare le due estremità dei fagiolini. Pelare le carote e tagliarle a bastoncini lunghi circa 5 cm. Ottenere dal cavolfiore tante cimette più o meno della stessa grandezza. Dai peperoni ottenere delle listarelle larghe un dito e lunghe quanto il peperone (o in alternativa dividere ogni peperone in 6 parti e dividere a metà ogni parte).

Per quanto riguarda le cipolline borrettane, pelarle e bollirle a parte in acqua salata per 3′-5′.

Quando il liquido precedentemente preparato arriva a bollore, buttare le verdure in quest’ordine: prima le carote e i fagiolini. Dopo 10′ anche le cimette di cavolfiore e dopo altri 5′ i peperoni. Cuocere ancora 5′.

Scolare tutte le verdure con un mestolo forato e suddividerle nei vasi. La giardiniera è bella se in ogni vaso ci sono differenti verdure (e colori) quindi perdete tempo a riempire bene i vasi perché ne vale la pena 🙂

Filtrare il liquido di cottura per eliminare le spezie. Quando tutta la verdura è stata suddivisa nei vari vasi, versare il liquido di cottura nei barattoli fino a circa 1 cm dal bordo (e comunque far in modo che tutta la verdura sia ricoperta).

Se si vuole, aggiungere un granello di pepe e un pezzetto di alloro in ogni vaso. Non mettere chiodi di garofano perché sono già presenti nel liquido di cottura e con il loro profumo forte potrebbero sovrastare qualsiasi altro sapore. Chiudere bene.

A questo punto sterilizzare i vasetti: “foderare” una pentola con dei canovacci (per evitare che i barattoli bollendo si scontrino e si rompano), appoggiare sul fondo i barattoli, riempire con acqua fredda e portare a bollore. Far bollire per almeno 20′. Spegnere il fuoco e farli raffreddare nell’acqua.

La giardiniera può quindi essere messa in dispensa e consumata dopo 30 giorni. Se avete fretta anche meno 🙂

 

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